La violenza contro le donne è un rilevante problema di salute pubblica e sociale, con conseguenze negative sulla salute femminile. L'interazione tra genoma e fattori ambientali, come la violenza, rappresenta una delle principali sfide della medicina molecolare. Il progetto Epigenetics for WomEn (EpiWE) è uno studio pilota multidisciplinare che intende indagare le firme epigenetiche associate ai disturbi correlati allo stress indotto da violenza sessuale e da partner intimo.
Tutte le figure professionali coinvolte nelle attività di comunicazione relative alla ricerca dovrebbero dare il proprio contributo per raggiungere questo obiettivo: monitorare il rapporto tra il numero di autrici e quello di autori degli articoli accettati per la pubblicazione; verificare la coerenza della posizione delle firme degli autori in relazione al contributo al lavoro di ricerca e alla preparazione degli articoli, nonché al riconoscimento improprio della paternità honoris causa; garantire una composizione equilibrata dei comitati scientifici in termini di genere; monitorare il processo di peer review dei contributi ricevuti ed evitare qualsiasi pregiudizio di genere nella valutazione degli articoli.
Nell'era della rivoluzione tecnologica, l'applicazione dell'intelligenza artificiale (AI) in settori cruciali come la biomedicina e l'assistenza sanitaria sta offrendo opportunità senza precedenti per migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione delle malattie. Tuttavia, il crescente utilizzo di queste tecnologie solleva preoccupazioni legate alle diseguaglianze legate al sesso e al genere incorporati negli algoritmi di AI.
Central Serous Chorioretinopathy in Endometriosis Treatment
with Progestogen: A Metabolic Understanding
Francesco Chiara et al., 22 gennaio 2025
L'endometriosi colpisce il 10% delle donne in età fertile e quasi la metà delle donne con infertilità, e la sua eziologia non è ancora chiara. La terapia farmacologica si basa generalmente su progestinici come il progestogene. Questo farmaco si lega ai recettori del progesterone con molti effetti collaterali noti. Qui descriviamo il caso di una donna di 33 anni trattata chirurgicamente per endometriosi che ha continuato con una terapia farmacologica a base di valerato di estradiolo e dienogest. Considerando la farmacodinamica del dienogest rispetto ai modulatori selettivi del recettore del progesterone, si può ipotizzare che gli eventi clinici della paziente siano legati alla risposta specifica a livello dei siti di legame dei recettori del progesterone. Il dienogest potrebbe aver indotto la CSC come effetto collaterale ancora non caratterizzato del farmaco. Indubbiamente, sono necessari ulteriori studi specifici riguardo agli aspetti metabolici e farmacodinamici che non possono essere esaurientemente trattati qui.
La medicina di genere ci dice che è ora di cambiare
di Silvia De Francia - 25 novembre 2024
La medicina di genere ci dice che è ora di cambiare di Silvia De Francia esplora come la salute, diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, sia influenzata dalle profonde disuguaglianze socio-culturali e biologiche. L'articolo analizza l'importanza della medicina genere-specifica, che considera le differenze di sesso e genere nella prevenzione, diagnosi e cura, superando l'approccio androcentrico storico della scienza medica. Con riferimenti alle innovazioni normative italiane e alle sfide ancora aperte, il testo evidenzia l'urgenza di promuovere un sistema sanitario equo, inclusivo e rispettoso delle unicità di ogni individuo.
Il primo corso interdisciplinare di Queer Studies
12 dicembre 2024
L'Università di Torino lancia il primo corso interdisciplinare di Queer Studies in Italia, un insegnamento da 6 crediti formativi che affronta temi centrali della teoria queer, come l'orientamento sessuale e di genere, il femminismo, l'intersezionalità e la discriminazione. Il corso, in lingua inglese, è aperto a tutte le studentesse e studenti dell'Ateneo e si inserisce nel percorso di studi del corso di laurea in Global Law and Transnational Legal Studies del Dipartimento di Giurisprudenza. Il corso, guidato dal Prof. Antonio Vercellone, coinvolgerà esperti accademici e professionisti di diverse discipline. Tra i temi trattati ci sono la teoria queer, la storia del movimento LGBTQI+, le identità di genere, la transessualità, la medicina di genere, le non monogamie, le nuove forme di famiglia, la protezione internazionale per migranti LGBTQI+, il rapporto tra cristianesimo e omosessualità, e molto altro. Mia Caielli, Presidente del CUG, sottolinea l'importanza di questa iniziativa per rafforzare l'impegno dell'Ateneo sui temi di genere, orientamento sessuale e identità di genere.
Immagina di dover affrontare un sistema sanitario che non ti riconosce per quello che sei. Questo è ciò che molte persone trans* vivono ogni giorno, come emerge dallo studio "La fluidità dei confini: il diritto alla salute ha un genere?". Un sondaggio su 165 risposte ci svela una realtà preoccupante: la maggior parte delle persone trans* non ha mai ricevuto informazioni sulla medicina personalizzata per il loro genere e molte non conoscono alternative terapeutiche. Le risposte, spesso segnate da disinformazione, trattamenti patologizzanti e scarsità di risorse, raccontano un quadro di invisibilità e discriminazione. È ora di abbattere i pregiudizi e garantire a tutti il diritto di essere curati come meritano.