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Lo stato di salute e di malattia delle persone è estremamente variabile e variegato e tale diversità non può non essere tenuta in considerazione dalle sperimentazioni alla base della Medicina. Semplificare, sotto-rappresentare, non includere, ha generato negli anni un profondo gap conoscitivo. Fare ricerca con una lente di genere rappresenta la volontà di mettere al centro l'individuo, con tutte le proprie sfaccettature e variabili, e non le malattie da trattare. Questa è la volontà politica che è alla base del nostro laboratorio di ricerca, dove vogliamo provare a lavorare in un modo diverso dall'abitudine in farmacologia, che consiste in concentrarsi sui corpi maschili e nell'essere binaria ed escludente. Non abbiamo la pretesa di cambiare un sistema che è da modificare totalmente, ma sicuramente possiamo porre le basi per una nuova visione in farmacologia.
L’attività di ricerca svolta all’interno del Servizio di Farmacologia Clinica del Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche di UniTO (DSCB) è fortemente connessa con l’attività di routine clinica del servizio stesso. L'unità semplice di Farmacologia Clinica si occupa principalmente di routine ospedaliera in ambito di TDM (therapeutic drug monitoring ossia monitoraggio terapeutico dei farmaci). Come servizio ospedaliero l’unità offre analisi di TDM per un ampio pannello di farmaci utilizzati nel trattamento di pazienti affetti da diverse malattie. Il servizio analizza, quantifica e referta per il Sistema Sanitario Nazionale livelli circolanti di farmaci antitumorali, antileucemici, cardiologici, anticonvulsivanti, antibiotici e ferro-chelanti, al fine di ottimizzare le terapie in modo individualizzato. Tale lavoro viene eseguito mediante l'uso di cromatografia liquida ad alta prestazione accoppiata a strumenti di rilevamento in ultravioletti (HPLC-UV), disponibili presso il laboratorio di Farmacologia: le analisi sono tutte eseguite secondo metodologie validate Eurachem (Eurachem Guides, The Fitness for Purpose of Analytical Methods: A Laboratory Guide to Method Validation and Related Topics). Le analisi di TDM eseguite riguardano diversi gruppi di pazienti: il lavoro cerca di rispondere alle differenti esigenze cliniche emergenti. Al fine di supportare il servizio ospedaliero, assecondando le richieste degli specialisti, l'unità di Farmacologia Clinica è attivamente coinvolta, in termini di ricerca, nella messa a punto e validazione di tutti i metodi utilizzati per l'analisi di routine dei livelli circolanti di farmaco. I metodi sono originali e la separazione cromatografica, tranne che in pochissimi casi, non prevede l’uso di kit industriali. Partendo dai dati ottenuti da pazienti mediante TDM, quindi, come attività di ricerca, il gruppo di Farmacologia clinica di DSCB si occupa di analisi retrospettive di farmacocinetica/farmacodinamica (Pk/Pd), pubblicando i dati ottenuti anche in modo disaggregato per sesso e per genere, al fine di rilevare l'impatto di tali variabili sulla risposta al trattamento farmacologico. Per comprendere se la terapia funziona correttamente, infatti, i livelli circolanti di farmaco vengono correlati con efficacia/tossicità della terapia, con il dosaggio del farmaco somministrato e con i principali parametri di Pk (Ctrough, C max, Cmin, AUC). È in costruzione, inoltre, sempre con finalità (per ora) di ricerca, la parte di farmacogenetica (mediante impiego di PCR-Real Time), correlando i dati di TDM ottenuti dal Servizio con l'analisi genetica del DNA dei/delle pazienti, al fine di rilevare retrospettivamente efficacia/fallimento del trattamento mediante l’indagine di precisi polimorfismi genetici. Alcune correlazioni sono già state effettuate per cluster specifici di pazienti affette ed affetti da determinate patologie: le mutazioni riscontrate hanno in parte giustificato il mancato raggiungimento dell’intervallo terapeutico del farmaco (la finestra in cui esso funziona senza essere tossico), risultando dunque analisi utili per ottimizzare maggiormente la cura. L’auspicio per il futuro prossimo è quello di poter fornire in modo specialistico analisi di TDM accoppiate ad analisi di specifici polimorfismi genetici nell’ottica di uscire dal campo di analisi di tipo retrospettivo, cominciando a lavorare in modo prospettico, nell’ottica del miglioramento globale della qualità di vita del paziente.